Abbiamo rimesso in sesto questa vecchia seminatrice (quanto avrà? 50 anni?) per riprendere un'antica pratica vitivinicola: la semina del favino, pianta della famiglia delle leguminose, impiegata per migliorare la fertilità dei terreni.
Il favino viene seminato e lasciato crescere, ad un certo punto verrà tagliato e interrato secondo la pratica del sovescio. In altri termini quello che abbiamo tolto al terreno per produrre i nostri amati grappoli d'uva gli viene restituito tramite il sovescio di questa leguminosa. Il modo migliore per nutrire le viti e per chiudere il ciclo stagionale preparandosi all'inverno. A quanto sembra l'Unione Europea consentirà ancora l'utilizzo di Glifosate, dibattuto diserbante di ampissimo utilizzo. Alcuni sostengono che sia molto dannoso per la salute e per l'ambiente, altri lo trovano invece sicuro.
Personalmente mi dispiace che non sia stato escluso l'utilizzo del Glifosate ma non siamo obbligati ad usarlo. Nel mio lavoro non utilizzo più Glifosate da anni, l'erbicida è stato sostituito in azienda da semplicissime lavorazioni meccaniche, insomma l'erba noi la tagliamo. Sicuramente è un procedimento più laborioso ma altrettanto efficace che rispetta e garantisce la biodiversità impedendo la selezione delle piante infestanti più resistenti e soprattutto esclude qualunque rischio per le persone che lavorano ed i clienti che scelgono i nostri vini. Prima ancora che puntare il dito contro le istituzioni, che comunque vengono fuori molto male da questa vicenda, ci sono scelte che nel nostro piccolo possiamo fare. Da oltre 3 mesi non vedevamo una goccia di pioggia cadere nell'area vitivinicola di Morro d'Alba, tanto che le prime gocce di questa mattina mi hanno strappato un sorriso, pur obbligandoci ad una pausa forzata dalle attività di vendemmia.
Mentre guardavo la terra bagnarsi, finalmente, ripensavo all'incredibile andamento climatico di questa stagione: dalle gelate tardive di fine Aprile, alle violente grandinate di mezza estate fino a questa vendemmia straordinariamente anticipata nei tempi. Quando andavamo a vendemmiare dai miei nonni non era neppure pensabile raccogliere Verdicchio prima della fine di settembre, la vendemmia era una faccenda autunnale, non certo agostana, nella metà degli anni ottanta. Di fronte a questi cambiamenti mi rendo conto di come il nostro lavoro sarà sempre più difficile e imprevedibile in futuro, mi chiedo come dovremo e potremo adattarci a queste nuove condizioni e soprattutto mi accorgo di come il nostro ruolo qui, nel cuore delle Marche, stia cambiando: negli settanta ci hanno insegnato ad ottimizzare i processi produttivi con lo scopo di massimizzare le rese, oggi dobbiamo interpretare il nostro lavoro in modo nuovo, non produttori di uva ma custodi di queste terre. La produzione diviene un mezzo, un modo per salvaguardare l'equilibrio e la ricchezza biologica di questi luoghi. Domenica 11 Giugno h 18.00 Immersi nel panorama delle splendide colline marchigiane potrete assistere al concerto del Trio Kanon e gustare una deliziosa cena preparata dal Ristorante La Tartana di Senigallia.
il costo della serata è di
€ 12,00 concerto + aperitivo € 40,00 concerto + aperitivo + cena Info e prenotazioni: Stefano 347 946 2523 Emanuele 335 762 4613 Alfonso 348 331 9314 email: [email protected] Per il Podere Santa Lucia rappresenta uno dei momenti più importanti dell'anno. Anche per questo ci stiamo preparando ad accogliervi nel miglior modo possibile, con l'obbiettivo di farvi vivere momenti indimenticabili assaporando insieme i profumi della nostra primavera, la bellezza del nostro panorama, gli aromi ed i sapori dei nostri vini e delle nostre proposte gastronomiche. In occasione del 25° di Cantine Aperte, per i nostri ospiti abbiamo in programma sorprese veramente interessanti, tra le altre: per entrambe le giornate riserveremo uno sconto del 20% sull'acquisto di almeno 2 bottiglie dei nostri Vini ai primi 50 visitatori della nostra Cantina. Inoltre metteremo in palio 2 biglietti per il concerto di Musica Classica dell' 11 Giugno 2017. Il nostro programma rivolge grande importanza anche al piacere del palato con proposte ideate in collaborazione con la Taverna "RINCROCCA" di Jesi:
ROMITA 2016
Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Classico Con l'arrivo della primavera i primi germogli si affacciano verso la nuova stagione e con loro anche i primi vini prendono vita. E' il momento in cui escono le prime bottiglie del re dei vini bianchi: Il Verdicchio. Prima le versioni giovani e fresche, da bere subito, per toglierci quella irrefrenabile voglia di Verdicchio che ci accompagna dalla vendemmia appena trascorsa. I grandi bianchi longevi e strutturati arriveranno, più avanti, con la maturità. Dopo lavorazione in acciaio e affinamento in bottiglia ecco il nostro Verdicchio "Romita" prendere forma. Un vino dai profumi intensi, dal sapore fresco, sapido, molto tipico. Da questi primi assaggi sembrerebbe davvero un'ottima annata per il Verdicchio. Prosit! Anche quest'anno saremo presenti a Vinitaly!
Venite a trovarci nel padiglione n. 7 della Regione Marche, Area C9 Stand 49. Please visit us at: Pad. 7 Marche Region - Area C9 - Booth 49 Marche Rosato 2016
Come ogni anno il primo vino ad uscire è il nostro Marche Rosato prodotto da uve Lacrima 100%. Un Rosé profumato e delicato, di grande bevibilità e piacevolezza. Da provare con i classicissimi Sardoncini scottadito dell'Adriatico. Iniziata la vendemmia 2016.
I primi grappoli che arrivano in cantina sono quelli dell'Incrocio Bruni, che come sempre si conferma vitigno bianco dalle grandi prestazioni. Maturità perfetta! Azzardo: potrebbe essere la migliore annata che abbiamo avuto dall'impianto nel 2009 ad oggi! |
AutoreStefano Balducci. Titolare dell'azienda, si occupa principalmente della produzione e della rete commerciale estera. Archivi
Settembre 2021
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PODERE SANTA LUCIA
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